

Percorso e luoghi visitati durante il viaggio
Giordania 14-29 ottobre 2019
Era molto tempo che desideravo visitare la Giordania ma ero stato frenato dalla turbolenta storia recente della regione, il vicino oriente, nel suo complesso. Rincuorato dalle notizie che la descrivevano come un oasi tranquilla siamo partiti in quattro amici da Bologna alla volta di Amman. Abbiamo noleggiato una Hunday, datata ma che non ha dato problemi e ci siamo immersi nel caotico traffico di Amman.
Amman è una moderna città mediorientale disposta su numerose colline e dominata da una cittadella con rovine romane da cui si ha una vista spettacolare sulla città e sul teatro romano. Spostandosi una cinquantina di chilometri verso nord abbiamo visitato le imponenti rovine della città romana di Jerash. Sulla via del ritorno verso Amman siamo passati dal castello di Ajoun posto in cima a una collina in posizione strategica sulla valle del Giordano. Lasciata Amman la prima tappa del viaggio è stato il monte Nebo da cui, secondo tradizione, Mosè avrebbe visto la terra promessa. In effetti da lassù la vista spazia su tutta la valle del Giordano le alture del Golan a nord e il mar Morto a sud ovest. Da lì con una strada spettacolare siamo scesi dai circa 800 metri s.l.m. del M.te Nebo ai -425 metri delle sponde del Mar Morto. In un attrezzatissimo stabilimento abbiamo fatto il bagno d’ordinanza in questo particolare “mare” in cui è praticamente impossibile affondare. Risalendo dalla depressione siamo arrivati a Madaba, cittadina famosa per i suoi mosaici. Dopo la visita ai mosaici fra cui quello che rappresenta la carta geografica del medio oriente si parte verso sud lungo la spettacolare strada dei re. Sostiamo nei pressi di un passo e da lì facciamo una breve escursione a piedi lungo il Wadi Mujd. In serata raggiungiamo Al Karak e il giorno dopo visitiamo il maestoso castello costruito dai crociati. Dopo pranzo sempre seguendo la strada dei Re arriviamo al paese di Wadi Musa porta di accesso al sito archeologico nabateo di Petra. Dedichiamo due giorni alla visita del vasto sito di Petra. Non siamo soli…Petra è il sito più conosciuto nel mondo della Giordania patrimonio UNESCO e frotte di turisti sbarcano dai numerosissimi pullman che giungono qui da ogni parte del mondo. L’emozione di percorrere lo stretto passaggio (siq) che ci porta al Tesoro (monumento icona) è molto forte poi è un susseguirsi di tombe rupestri maestose scavate nell’arenaria. Dopo Petra è la volta del deserto del Wadi Rum deserto che tanto affascinò con le sue falesie di arenaria brunita Lawrence d’Arabia. Il pernottamento in un campo tendato all’interno del deserto e il magnifico cielo stellato che si è potuto ammirare hanno reso indimenticabile l’esperienza. Puntando ancora verso sud dopo pochi chilometri dal deserto arriviamo sul mar Rosso ad Aqaba dove passiamo due giorni rilassandosi sulla spiaggia facendo il bagno nelle calde e limpide acque del mare arricchito da una bella barriera corallina. Da lì risaliamo lungo il mar Morto fino alla frontiera con Israele dove proseguiremo verso Gerusalemme e Betlemme.
















Gerusalemme e Betlemme
Arrivare a Gerusalemme dalla Giordania è abbastanza semplice ma i tempi per percorrere i pochi chilometri che le separano e piuttosto lungo a causa del disbrigo delle formalità burocratiche di frontiera che da ambo i lati del confine siamo costretti a subire. Lasciamo la macchina in un parcheggio e poi con un bus si arriva in Palestina non in Israele, come precisano gli arabi, da lì un altro bus ci porta in città.
Entriamo a Gerusalemme a piedi dalla Porta di Damasco…si entra in una città che per noi occidentali cristiani, anche se non credenti, suscita una forte emozione. La sensazione di camminare nella storia è molto presente e questo sentimento ci accompagnerà per tutta la visita della città. Frotte di pellegrini delle tre religioni monoteistiche, ebrei cristiani e islamici, l’affollano durante tutto il giorno. Visitiamo i luoghi canonici, Santo Sepolcro, via Dolorosa, cittadella di Davide, Monte degli Olivi, spianata della Moschea, Muro del Pianto…ma è anche molto interessane perdersi nei vicoli della città vecchia passeggiando tra una moltitudine di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Con un bus di linea raggiungiamo Betlemme nei territori controllati dall’Autorità Palestinese. Qui il paesaggio è dominato da un muro, alto 12 metri, che gli israeliani hanno costruito per “sigillare” i territori palestinesi. Nella città vecchia di Betlemme tutto ruota attorno alla chiesa della Natività e agli stretti vicoli pullulanti di pellegrini. Il rientro a Gerusalemme è complicato dal check point israeliano che costringe i passeggeri palestinesi del pullman a scendere dal bus per mostrare i documenti.















