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                     Cuba 19-24 marzo 2020

 

Nel tentativo, poi rivelatosi vano, di sottrarsi al Covid-19 e data l’imminenza della chiusura delle frontiere cilene da Santiago del Cile ci siamo spostati a Cuba, paese che in quel momento sembrava garantire maggior sicurezza sia da un punto di vista sanitario sia per un possibile rientro diretto in Italia. All’arrivo a l’Habana la situazione appariva tranquilla: poche le formalità d’ingresso e anche in città la situazione era pressoché normale. Il 21 il presidente cubano Manuel Diaz Canel in un discorso alla nazione, fra le altre cose, invitava tutti gli stranieri presenti a lasciare il paese entro il giorno 24. Dopo questa data gli stranieri sarebbero stati confinati a proprie spese in hotel. Pertanto il 24 pomeriggio siamo saliti su un volo Alitalia per Roma dove siamo arrivati il pomeriggio del giorno successivo. Nel nostro soggiorno a Cuba abbiamo passato i primi tre giorni a L’Avana per poi visitare  in rapida successione, con un auto a noleggio, Cienfuegos, Trinidad, Santa Clara e Varadero.

L’Avana fino al 1959, anno della presa del potere da parte dei Castristi, era considerata la più seducente città dei Caraibi. Gli anni a venire segnarono un triste declino ma dall'ultimo decennio del XX secolo si è verificata un'inversione di tendenza; l'agenzia statale Habaguanex con il sostegno dell'Unesco ha proceduto ad una vasta opera di restauro che ha riguardato soprattutto edifici e chiese del periodo coloniale nell'Avana vecchia. Attualmente appare ricca di paradossi e contraddizioni: a edifici perfettamente restaurati corrispondono altri in totale rovina. Uno degli aspetti più seducenti dell’Avana è vedere lo scorrere della vita quotidiana nella città: i bambini giocano per le strade, venditori ambulanti, un signore che cerca di riparare la sua Plymouth del 1955, anche se la maggior parte delle auto d’epoca sono restaurate e adibite a costosi taxi per turisti. Passeggiare lungo il Malecon è un’esperienza piacevole sole, vento, pochissimo traffico, un mare sempre tumultuoso e una bella architettura  di epoca coloniale che alterna perfetti restauri a complete rovine. Cienfuegos è un piccolo centro che si affaccia su un ampia baia ed ha un variopinto e caratteristico centro storico con strette stradine lastricate e viali eleganti, costeggiati da edifici coloniali in cui risaltano le tonalità del verde e turchese, dal 2005 patrimonio mondiale dell’Unesco. Trinidad è un’altra cittadina dichiarata patrimonio mondiale Unesco. In questa cittadina è possibile vedere un tessuto urbano dell’epoca coloniale perfettamente conservato. Il suo piccolo centro storico è visitabile a piedi e si articola in una teoria di piazze e strade che mantengono la tipica pavimentazione acciottolata originale; i palazzi e le abitazioni color pastello denotano lo stile coloniale con il quale furono progettati dagli spagnoli. Santa Clara è una  città al centro dell’isola legata indissolubilmente  alla storia recente di Cuba in generale e alle gesta di Ernesto “Che” Guevara in particolare. Santa Clara, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale come teatro dell’ultima battaglia della Rivoluzione Cubana, tra i militari del dittatore Batista e la terza colonna di ribelli, comandata dal Che. Il monumento più significativo è rappresentato dal Mausoleo del Comandante Ernesto “Che” Guevara che contiene le spoglie del Che e dei suoi compagni morti con lui in Bolivia. Altro luogo simbolo della città è il Monumento al treno blindato qui, il 29 dicembre 1958, il Che e un gruppo di 18 giovanissimi rivoluzionari cubani usarono una ruspa e qualche molotov per provocare il deragliamento di un treno blindato. Questo gesto segnò inesorabilmente il destino della dittatura di Batista, aprendo la strada a Fidel e alla Cuba rivoluzionaria. Varadero è situata su un’ampia e lunghissima striscia di sabbia (cajo) punteggiata di palme che si protende verso il mar dei Caraibi. Varadero è la località turistica più famosa di Cuba ed è praticamente un enorme villaggio turistico che ospita circa 50.000 turisti. Quando l’abbiamo vista noi era praticamente deserta, il giorno dopo scattava il divieto per i turisti di soggiornare sull’isola....

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